Preparare la farina

Quercia, ghiande È parere comune che sia preferibile conservare le ghiande intere ed in luogo asciutto aspettando di fare la farina solo in prossimità della vendita o dell’utilizzazione. In effetti la farina, per la sua stessa natura, pone maggiori problemi di conservazione (ammuffimento, compattazione, ossidazione, difficoltà di controllo delle condizioni, attacco di insetti). Ciò non toglie il fatto che se ben secca e correttamente conservata una farina di ghiande può durare anni. Sembrerebbe più resistente agli attacchi degli insetti rispetto alla farina di grano. Certamente la presenza dei favorevoli fenoli antiossidanti protegge questo tipo di farina.

Al momento opportuno le ghiande essiccate vengono macinate con dei molini di differente tipo per ottenere la farina. Bisognerà conoscere il contenuto in grassi delle ghiande da cui siamo partiti. Se tale contenuto è abbastanza alto la macinatura può richiedere maggiori attenzioni. In Europa, dove il contenuto in grassi è minore, si hanno buoni risultati anche con dei piccoli molini a macine. E' però necessario porre una buona attenzione alla distanza fra le macine e alla velocità di rotazione per evitare eccessi di riscaldamento della massa in molitura. In Portogallo si hanno buoni risultati con dei molini usati per la macinatura del pane secco.

È essenziale che le ghiande che vengono macinate siano arrivate ad un livello di essiccazione sufficiente e ciò non è del tutto facile da ottenere.

 

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